fanno capolino le persussioni dal battito tribale, che mostrano lenciclopedica attitudine di Jefferies a decostruire la storia del rock alternativo. Niente affatto eretico tuttavia, il neozelandese, non abbatte dalle fondamenta un disegno complessivo, ma cionondimeno non ricade nei gangli di una musicalità assumibile alla sintesi delle esperienze pregresse.
Come Montgomery, Jefferies deve aver amato molto la musica alternative degli anni 70-80. Come Montgomery non ha sfidato le leggi dei timbri o dellarmonia, ma non si è neppure limitato a farne una sintesi. Lo dimostra la maestosa
Three Movements, inaugurata da chitarra e fiati allunisono con una frase elementare piano, per poi propendere in una costruzione fantasiosa, quasi esotica, doppiata da un ritmo marziale. Laccompagnamento dei fiati potrebbe ricordare i
Traffic, ma il clima cambia col variare dimpeto del piano, che suona quasi distorto e potrebbe ricordare una versione soft dei
Supreme Dicks, se non fosse per il fatto che mantenga un contegno. La chitarra affilata disegna così traiettorie eccellenti, doppiata solo dal riff pianistico che in seguito prende il sopravvento, doppiato stavolta da una chitarra spaziale.
DISCOGRAFIA
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Beard Of Bees (1984) ****
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At Swim Two Birds (1987) ****
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The Last Great Challenge In A Dull World (1991) ****
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Electricity (1994) ****