GLENN BRANCA
recensioni


GLENN BRANCA


Ispiratore principale dei Sonic Youth e dei Blind Idiot God è stato il rumorismo (o massimalismo) di Glenn Branca, alfiere della no wave newyorkese.


Il primo EP, Lesson 1, programmatico già dal titolo, è una visionaria e ultra-tecnica opera di rottura che ripete ossessivamente le stesse note, ma con muri di suono e ritmiche ossessive. La title-track ha inizio con accordi manierati che si sovrappongono, in tourbillon di strumenti. Sembra una versione più “cattiva” (più newyorkese, più apocalittica) delle variazioni zappiane. Dissonance, non meno programmatica, è una versione thriller di strumenti sgangherati, di rumori concreti, di suoni trovati. Bad Smells, forse più depurata dalla dissonanze, insiste sull’ossessiva ritmica.


Il vero merito di Branca non è stato forse di aver inventato una musica da camera dissonante e cinetica, ma di aver messo ordine nelle infinite qualità di rumore, estremizzandole. Gli esperimenti dei Pere Ubu di Laughing e Sentimental Journey erano forse superiori artisticamente, quelli di Zappa (The Chrome of Megaphone Destiny) ancor più estremi dal lato musicale. I Pop Group (e ancor prima i Pere Ubu) avevano iniziato al tribalismo delle ritmiche. Hassell già da tre anni sperimentava i suoni afoni e atonali. In ultima analisi Branca non ha inventato nulla.


Ascension, del 1981, presenta Lesson 2, brano estremo e di rottura, Spectacular Commodity, coi suoi accordi lentissimi, Structure, esercizio di rumore nel vuoto, con batteria invasata, la più accessibile Lightfield e Ascension, una Lorca del post-nucleare.


DISCOGRAFIA


o Lesson 1 (1980) ****


o Ascension (1981) ****