DOLDRUMS
recensioni


DOLDRUMS


I Doldrums son una band senza basso che realizza lunghe suite a cavallo fra l’ambient e la psichedelia.


Secret Life Of Machines, del 1995, č un EP di musica potente ma ancora recalcitrante a trovare un vero genere. La struttura č comunque libera, ma dominata dalle percussioni elementari. I rumori di fondo sembrano un mero riempitivo. La musica cesella di tempo in tempo qualcosa che potrebbe ricordare una melodia, ma i disturbi hanno il predominio. Sembra una lotta incessante per non si sa bene che cosa. Una versione bastardizzata dei pių o meno coevi Subarachnoid Space.


Va decisamente con l’’album d’esordio, del 1997. Acupuncture sembra persino voler creare un nuovo ordine musicale. Brani come Mao's Revelation In The Great Hall sono un fraseggio talora colloquiale talora distorto di miasmi atomici e radiazioni. Una violenta dissonanza, rumori d’organo distorti cesellano una lied dominata da batteria scalpitante. Potrebbe essere definita la degenerazione del progressive con la foga punk in una struttura fortemente celebrale. La batteria domina questo processo e quando si placano i rumori post-industriali subentra l’elettronica. Forse c’č un aggettivo per descrivere la musica dei Doldrums: pragmatica. Ad ogni modo, se non ci fosse la sezione ritmica a dare un senso si tratterebbe di una nebulosa che fluttua per uno spazio infinito. Invece, la prospettiva e la strumentazione cambiano di continuo, oltre che d’improvviso. Un silenzio spettrale anticipa cosė un pattern percussivo che lancia ogni sorta di sinfonismo. Il serpente si snoda cosė come era iniziato, con la figura minimalista della chitarra.


Late 70's Blue Box inizia con rumori metallurgici assortiti, poi fa capolino una chitarra e un canto patetico quasi progressive. I referenti principale potrebbero essere King Crimson. Gli influssi elettronici sono comunque innovativi come la parentesi ambientale a coronamento di tutto l’edificio. Gli inserti rumoristici della sezione ritmica sono sempre pių bilanciati.


Discussing The Belgians ha un inizio rumorista piuttosto convenzionale, poi si contorce su se stessa, con la sezaione ritmica scatenata. Una quiete stagnate anticipa feedback e distorsioni. Di nuovo calma piatta con un filo maligno di ambient. Alla fine rimane solo un ambient minimalista con rumori appena accennati.


DISCOGRAFIA


Secret Life Of Machines (1995) ***


Acupuncture (1997) ****