BLACK FLAG
recensioni


BLACK FLAG


La più grande band hardcore di sempre si forma a Los Angeles. Hanry Rollins viene assunto come front-man da Greg Ginn e soci per latrare in un disco di beach-punk che prenderà però le distanze da tutto il sound di Ramones e affini, per abbracciare la microtonalità e sposarla con gli inni generazionali di prima.


Damaged alterna inni come Tv Party (la più vicina agli assunti dei Ramones), riff impietosi comeThirsty And Miserable e Police Story, in cui Ginn sembra divertirsi a fare il verso ad Hendrix, e brani contraddistinti dalle microtonalità. A metà strda si pone Gimmie Gimmie Gimmie, prima grande prova di Rollins alla voce.


Depression, introdotta da una eclettica figura chitarristica, implode su se stessa e anticipa uno dei capolavori dell’hardcore tutto, Damaged II. Rollins passerà la vita a rifare questo pezzo. Ginn mostra la sua perzia chitarristica con la chitarra che si contorce, perde giri, si rianimae risulta ancor più espressiva della voce


No More, introdotta da una cupa figura di basso, esplode in un eccellente numero da slam-dance, assai vicino a Rise Above o all’impeto di Padded Cell.


Discorso a parte meritano gli stacchi da cabaret di Life Of Pain, assai influente per i Butthole Surfers e soprattutto Damaged I, il brano capolavoro, in cui Ginn mostra la sua perizia microtonale e Rollins canta come una belva in gabbia.


Altro grande disco dei Black Flag sarà Process Of Weeding Out, del 1985, primo esempio di jazz-core, influente sulle generazioni successive e forse sul math-core, Your Last Affront, contraddistinta da arabeschi di chitarra edoppiate da variazioni hendrixiane, la più vitale Screw The Law, infarcite di minimalismo, ricordano comunque più i Don Caballero che i Blind Idiot God. The Process Of Weeding Out abbagliata di misticismo, e Southern Rise, influenzata dal blues, sono fra i massimi risultati raggiunti dal rock strumentale.


DISCOGRAFIA


Damaged (1981) **** ½


The Processo Of Weeding Out (1985) *** ½