è un breve componimento melodico, avvolgente e tenero, tipica elegia di Lou Reed al proprio mentore.
Il capolavoro melodico di Reed,
Perfect Day si consuma in un affastellarsi di ghirigori pianistici e di archi di celestiale bellezza. Si contano ancora tracce di unemotività appena celata e lo stesso canto non ha del tutto ceduto alla cadenza parlata che diventerà la cifra stilistica del Lou Reed solista. Anzi, in
Perfect Day lautocompiacimento del ritornello tutto sommato arioso è evidente.
Il rock and roll di
Hangin Round è lepilessi codificata del Lou Reed proto-punk, ma anche proto-pop. Ormai lautoindulgenza è diventata la regola, mentre
I Heard Call My Name (della quale rifà il verso) è leccezione.
Quanto a
Walk On The Wild Side, la regola è ormai stupire e trasgredire, mantenendo forse la scorza, quella meno artistica e meno interessante dei Velvet Underground, inserendola nei canali pop con landamento sincopato del basso e il pretesto di raccontare unaltra America (con tanto di cori e sax).
Make Up recupera originalità di vedute, con la ricchezza degli arrangiamenti e la melodia da vaudeville, facendo coppia, in tal senso, con il pianismo da conservatorio e i cori angelici di
Satellite Of Love.
Wagon Wheel presenta
riff chitarristici tipici del rock da strada tardo psichedelico, ma in seguito si acquieta in un intimistico monologo che è una delle cose migliori di tutto lalbum, prima della bolgia finale che lo fa sembrare quasi un brano di rhythm and blues con ventanni di ritardo.
New York Telephone Conversation che ha la stessa pregnanza di una filastrocca per bambini, anticipa il rock sfrenato di
Im So Free, ennesima rabbiosa trasposizione dei brani dei Velvet Underground alla
Sweet Jane con laggiunta di strumenti elettrici e unaumentata percussività.
Ritornano i ritornelli da vaudeville con larrangiamento del trombone nella conclusiva
Goodnight Ladies, quasi un omaggio al cabaret mitteleuropeo anni 20.