RADIOHEAD
recensioni


RADIOHEAD


Pur fra non poche compromissioni mass-mediali, i Radiohead sono stati una delle band più rappresentative degli anni ’90.


Il loro limite maggiore, nei primi lavori, è stato quello di citare troppo i loro predecessori. In Pablo Honey, per esempio, il brano Creep appare essere un rifacimento non troppo riuscito di certi brani intimisti degli U2, uniti con un chitarrismo atipico, ma, tutto sommato, autoindulgente, alla My Bloody Valentine .


Sulla falsariga di questo si pone il successivo The Bends, album più maturo, ma, non per questo, più soddisfacente. I brani più interessanti sono Fake Plastic Trees , una ballad .

anemica e Nice Dream. Planet Telex sembra, egualmente, un rifacimento di certi lavori dei My Bloody Velentine, ma, stavolta, non pecca affatto di autoindulgenza. I Radiohead, tuttavia, cadono in trappole banali, come il gotico di maniera di Street Spirit. Non mancano comunque brani interessanti come il pezzo post-punk My Iron Lung .


I vertici creativi (e commerciali) dei Radiohead vengono raggiunti nel 1997 con Ok Computer. L’album si pone come uno dei più celebrati degli anni ’90, ma, non per questo, deve essere considerato un album sopravvalutato. In verità, sono sufficienti le tre hits per conferire ai Radiohead una maturità stilistica indubbia. Paranoid Android sembra il brano più difficile, ma, tutto sommato, non è che una congerie di suoni, contesi fra la psichedelia e lo space-rock di maniera. Karma Police– della quel occorre anche segnalare il testo fortemente politicizzato, ma, nel contempo, con forti riflessi psicologici – una ballad elegante e composta, mentre le melodie di No Surprises conferiscono all’album una maturità e una pacatezza inaspettata.


I successivi lavori dei Radiohead, per quanto ambiziosi, non aggiungeranno granché a questo loro capolavoro. Kid A sembra esserne, in un certo senso, la copia sbiadita, mentre Amnesiac si contraddisitingue per la pedanteria, ma anche per il sotrato psicologico dei pezzi.


Lungi dall’essere la solita band di brit-pop, i Radiohead, nel corso della loro carriera, pur fra non pochi alti e bassi, hanno comunque dato lustro ad un genere musicale – il pop futurista – ricco di elementi interessanti.


DISCOGRAFIA


· Pablo Honey (1993) * ½


· The Bends (1995) ** ½


· Ok Computer (1997) *** ½


· Kid A (2000) *


· Amnesiac (2001) **



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