, imparentato con il dark. In brani come la
, il complesso sembra essersi definitivamente liberato dai dettami della musica commerciale più becera, ma, non per questo, dalle facili melodie.
Music For The Masses, del 1987, sembra essere album più maturo ed annovera ottimi brani di pop melodico (
Strangelove, Never Let Me Down Again ), mentre, in
Violator, del 1990, anche la melodia sembra venir meno, sostituita d aaccattivanti brani chitarristici (
Enjoy The Silence, Personal Jesus). Il successivo
Songs Of Faith And Devotion, del 1993, sembra essere una variante sullo stesso tema (
I Feel You, Walking In My Shoes, In Your Room), mentre,
Ultra, del 1995, sembra recuperare lafflato melodico, ma non certo la creatività (
Barrel Of A Gun, It's No Good ).
Di fatto, i Depeche Mode erano dei discreti (e furbi) musicisti di singoli da classifica, incapaci di realizzare un disco intero. Lunico che, infatti, meriti menzione è, appunto,
The Singles, del 1998, che li raccoglie tutti. Lungi, comunque, dallessere dei musicisti competenti, certe loro composizioni, intrise di certe atmosfere affatto scontate, meritano di essere menzionate fra quelle della musica anni 80.
Lultima loro fatica,
Exciter, di rara banalità, segna lo scadimento della band nel novero delle più patetiche pop-star.
DISCOGRAFIA
Speak And Spell (1981) * ½
Construction Time Again (1983) *
Black Celebration (1986) ** ½
Music For The Masses (1987) ***
Violator (1990) ** ½
Songs Of Faith And Devotion (1993) ** ½