Tuttavia, proprio ai Beatles sembravano rubacchiare i suoni nelle loro prime opere, in verità molto modeste.
My Generation , del 1965, infatti, lungi dallessere un grande brano, è, innanzitutto un grido generazionale che anticipa di un decennio il punk. E un brano tutto sommato orecchiabile, cantato in maniera bizzarra e trascinante.
The Substitute è un brano pop-rock,
Marianne With the Sheke Hands cita certo folk-rock, in maniera, peraltro, impeccabile. Appartiene alla prima fase degli Who, quella eversiva, anche
Tattoo, ma, al pari del brano accennato precedentemente, lafflato eversivo viene sostituito da un più dimesso ed elegante folk-rock.
In verità, gli Who passeranno alla storia principalmente per i loro concept-album e per i barocchismi dei loro arrangiamenti. Sempre certosini ed eleganti, in un certo senso, faranno, stilisticamente, da contrappunto alle trasgressioni dei primi tempi.
Tommy è il loro concept-album per eccellenza ed è quello che rivela la loro straordinaria capacità di arrangiare ad arte i brani. In questo gli Who daranno un contributo eccezionale, dimostrandosi di gran lunga superiori ai Kinks. Lalbum è un sensazionale doppio allinterno del quale si alternano brani violenti come
Im Free, un hard-rock stratosferico, altri melodici, con arrangiamenti che sono forse i migliori che il rock abbia mai offerto, come
Were Not Gonna Take It , che alterna cori e pianoforte a grandi assoli di chitarra e
You Didnt Hear It. Allinterno del disco trovano spazio anche strumentali deccezione come
Sparks-Underture, che combina arrangiamenti classicheggianti a momenti di rock classico.
Limportanza degli Who, dal punto di vista degli arrangiamenti appare veramente notevole. Sono stati probabilmente il primo gruppo di progressive-rock, ma il loro eclettismo andava oltre tali rigidi schemi formali, ripiegando, sovente, nel rhythm and blues e nel folk.
Nel 1971 pubblicano
Whos Next, che annovera alcuni grandi capolavori come
Behind Blue Eyes e Baba O Riley e non ha niente da invidiare al predecessore se non il fatto che arrivi con qualche anno di ritardo e ripeta, in linea di massima, gli stessi schemi armonici.
Mentre i grandi gruppi del progressive-rock realizzavano opere che andavano a ricercare la religione (i
Jethro Tull con Aqualung), il misticismo (i gruppi della Kosmische Music
Popol Vuh, Schulze,
Can), gli aspetti mitologici (
King Crimson), gli Who sembrano ben più tradizionalisti e meno ambiziosi.
Il loro ultimo grande disco arriva nel 1973.
Quadrophenia è unaltra opera-rock che ricicla le idee dei dischi precedenti, seppure non manchi di belle canzoni. Su tutte
Love Reign OEr Me, con quel suo crescendo romantico e corale, e
Real Me.
La loro discografia continuerà ancora regalare successi di pubblico e qualche buona canzone, ma niente più. In compenso, saranno uno dei pochi gruppi a salvarsi dal terremoto punk.
DISCOGRAFIA CONSIGLIATA
·
Tommy (1969) *** ½
·
Whos Next (1971) ** ½
·
Quadrophenia (1973) ** ½
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