TORTOISE
recensioni


TORTOISE


Il passaggio da rappresentazione ed astrazione, nella storia del rock, iniziato dagli Slint , ha trovato il suo culmine nella band dei Tortoise.


Il suono dominato da accordi impercettibili e da una prospettiva puramente mentale diviene strumento per memorabili viaggi all’interno della psiche, che trovano i propri referenti principalmente nelle grandi band del krautrock .


Le melodie si affastellano flebili in un tappeto ritmico denso. Spesso ripetitivi e minimalisti gli accordi sono le tesi del ragionamento sonoro, in seguito mutati in un agglomerato onirico di pulsazioni ed i aritmie (Tangerine Dream . Pur nella grandiosità dell’insieme, tuttavia, il sound dei Tortoise non cede mai all’antiestetico, ma mantiene un proprio patinato appeal, risultando, in ultima analisi, decisamente gradevole.


Gamera, del 1995, è un fulgido esempio di impatto ritmico che crea commistioni fra la musica dance e gli ultimi strali onirici del krautrock.


In Millions Now Living Will Never Die, i disturbi sonori, con il contrappunto appena percettibile della chitarra e del basso di Djed aprono l’album. Nel brano le influenze dei (Neu! possono sembrare evidenti nel feroce rumorismo percussivo. Disturbi metronomici, il pulsare della batteria elettronica, il lavoro semi-melodico del basso che domina la superficie casuale del brano fanno il resto conferendo al brano un crisma di concettualità paragonabile ad un teorema.


In Glass Museum, imparentato con gli Slint, la dilatazione dei suoni segue dinamiche celebrali, ma rispetto ai loro ispiratori, il discorso è conciso, per quanto variegato. La prospettiva mentale non è l’affastellarsi di suoni incoerenti e controtempo, ma un allargamento concettuale del proprio pensiero.


Il viaggio nella psiche assume contorni tenebrosi in A Survey, ma, al contrario di quanto accadesse nei brani maggiori dei Can, non si tratta di un magma insondabile (Aumgn), ma di una pura prospettiva. I movimenti tellurici mutuati dai Neu! ritornano in The Taut And Tame, retrospettiva alla musica jazz-rock, ma dominato da suoni elettronici, che anticipa il nuovo inquietante viaggio di Dear Grandma And Grandpa. Il tema più accessibile è Along The Banks Of Rivers, avvicinabile al progressive-rock.


TNT, del 1998, appare anche intriso di un misticismo e da una celestiale calma. In un certo senso fa da contrappunto al capolavoro precedente. Ten Day Interval, ha non pochi punti in comune con le strutture compositive dei mantra tibetani. I Set My Face To The Hillside, introdotta d alla chitarra classica, è velata da un onirico drone di tastiere, mentre Suspension Bridge At Iguazu Falls, ha una struttura compositiva più melodica.


La title-track esplora le istanze degli altri brani in chiave spiccatamente ritmica, ma anche atmosferica; Swing From The Gutters indulge in un sinfonismo quasi fuori luogo, intervallato da melodie quasi acquatiche; The Equator è una ricerca di suoni esotici e misteriosi, forse imparentata coi Talking Heads; A Simple Way To Go Faster Than Light That Does Not Work , dominata dal basso pulsante e da pattern distorti, è pura astrazione.


Fanno parte del repertorio più leggero dei Tortoise brani come In Sarah, Mencken, Christ And Beethoven There Were Women And Men, con le sue trovate pan-etniche; Almost Always Is Nearly Enough , con la sua jungla artificiale; Jetty per la quale non si può non parlare di brano proto-jungle; Everglade, la più vicina a quel genere chiamato rock atmosferico.


DISCOGRAFIA


TORTOISE (1994) *** 1/2


· MILLIONS NOW LIVING WILL NEVER DIE *** ½ (1996)


· TNT *** ½ (1998)