TODAY IS THE DAY
recensioni


TODAY IS THE DAY


i Today Is The Day hanno creato una originale commistione fra hardcore, industrial, progressive e metal.


Supernova, del 1993, vive di inaspettate rincorse prog, con andamento quasi jazzato in Dementia Satyr. The Guilt Barber č un conato avanguardistico di distorsioni.


Il capolavoro č forse Willpower, (1994) che in brani come Nothing To Lose fa fatica a prendere forma per poi indugiare in un emo-core sgraziato e virulento. Many Happy Returns č forse la miglior fusione fra hardcore e progressive di sempre, capce come č di contenere nel medesimo brano basso pulsante in stile punk e variazioni sinfoniche. Promised Land č persino una parentesi romantica, prima di rendere tutto il senso drammatico che vuol rappresentare. Lo stesso stato d’animo pervade la title-track.


In Today Is The Day (1996), il brano migliore č l’ardito Ripped Off, lenta cadenza tellurica con clima di suspence, mentre Realization lambisce i territori dell’hard-rock.


I Today Is The Day cercano di sorprendere tutti con Sadness Will Prevail (2002), ormai in perfetto cerimoniale metal. Ne sono un esempio Death Requiem, che vorrebbe essere avanguardia, ma si riduce ad una forma di progressive ambiziosa e autoindulgente, Christianized Magick, potente crescendo alla Black Sabbath e The Ivory Of Self Hate cerimonaile indemoniato anch’esso al pari di Maggots And Riots che perde comunque tanta originalitą nelle partiture.


DISCOGRAFIA


- Supernova (1993) *** ½


- Willpower (1994) *** ½


- Today Is The Day (1996) *** ½


- Sadness Will Prevail (2002) *** ½