Il disco successivo vede Wyatt primattore, con citazioni patafisiche e dadaiste ed un più profondo linguaggio jazzistico. Fra i brani spicca
, con fuga finale di fiati e pianoforte. E uno dei migliori brani della psichedelica inglese anni sessanta. Di non minore impatto la romantica
.
i temi che verranno approfonditi nellopera successiva.
Il capolavoro arriva appunto nel 1970, con
Third, che rappresenta anche il canto del cigno di questa formazione. La lunga, lancinante
Moon In June è il pezzo forte dellalbum, un brano melodico e sofferto, realizzato con lucida genialità da Wyatt, che lascerà il gruppo per realizzare, da solista, alcuni capolavori degli anni 70. Introdotta da una sfrenata fantasia armonica di Wyatt, impareggiabile vocalista indugia nei dieci minuti conclusivi in un jazz-rock cameristico di grande impatto per concludersi in una digressione tastieristica forsennata.
Slightly All The Time, ha un impatto fortemente jazzistico, dominata come è dai sassofoni, mentre il basso segue una linea ben precisa, per poi esplodere in un tripudio di fiati, con le consuete frasi centrali a rincorrersi. Il brano cambia struttura in maniera continua, con un assolo di piano di assoluto valore, affiancato da un nuovo tema di sax, prima del delirante intervento delle chitarre psichedeliche, e un nuovo tema di sax, accompagnate da maestosi droni dorgano di stampo religioso. Ancora un nuovo tema di sax si affaccia stavolta quieto, e fa scaturire una pausa di stagnante riflessione, prima nuovo assolo che si riallaccia alliniziale
riff, anticipato soltanto da un ultima escursione in stile free-jazz, imparentata coi
King Crimson di
21th Century Schizoid Man.
Facelift è un sincopato fortemente jazzato che si dipana per lunghi minuti di tance psichdelica
La tecnica compositiva è mutuata chiaramente dalla musica jazz e non è certo per il grande pubblico. Aldilà della strumentazione la struttura può non essere troppo distante da quella dei
Grateful Dead, ma ha significati completamente diversi, perché più celebrale e meno sanguigna ed epidermica. In tal senso, i Soft Machine sono stati lanello di congiunzione fra i Grateful Dead e i
Genesis.