, del 1979. Il brano procede con continui scossoni, non brillando tuttavia per perizia tecnica, fra rumori metallici e insistiti riff chitarristici. Il canto ha un che di assente, di androide, indiscutibilmente imparentato con la new wave.
In particolare, il chitarrismo dei Six Finger Satellite, con quegli accordi sotterranei, ricorda lo stile elucubrato dei Television, ma non ricerca vortici metafisici, ma il più totale frastuono. Di maggior pregio è la sezione ritmica che a circa metà del brano corregge il tiro, prima che, per un breve frangente si adagi in un riflusso chitarristico in stile Sonic Youth (
Evol), prima di riassestarsi in un
tour de force chitarristico che rappresenta la cifra stilistica della band.
Decisamente più vicina all’hardcore è
Home For The Holy Day, ma si assiste anche ad una commistione con certi ritmi funk. Il pezzo è inoltre inaugurato da un suono monotono e minimalista che ne costituisce il valore aggiunto. Il
tourbillon finale di puro caos ripete ossessivamente lo stesso tema. Forse il modo migliore per qualificare i Six Finger Satellite è dato dalla commistione fra l’hardcore e la new-wave psichedelica.
DISCOGRAFIA
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The Pigeon Is The Most Popular Bird (1993) ***