recensioni


ROCKET FROM THE CRYPT


Autori di garage-rock anni ’60 aggiornato ai ’90, i Rocket From The Crypt vi hanno aggiunto un sax siderale, quasi a voler ammettere, fra le righe della rabbia punk e dei ritornelli surf, un crisma di serietà.


La band verrà ricordata soprattutto per Circa Now, un lavoro quasi demodé, all’interno del nuovo clima cerebrale del post-punk o dello slo-core, fedele come è alle istanze garage o, al più, beach-punk (Germs o Dead Kennedys, ma con minor foga). Dalla ritmatissima Can You Heart, alla poco cerebrale (ben lontana dai Rites Of Spring, forse più vicina ai Fugazi , ma con minor qualità), strali di big bang, comunque.


Canto suadente e sax quasi nascosto in Guilt Free, trionfalismo in Hippy Dippy Do, confusione in Killy Kill.


Dont’t Darlene è un garage rock semplicistico, povero di idee e basato sul ritornello. Short Lip Fuser , anticipata da un riff piuttosto convenzionale, esplode poi nella costruzione più articolata della loro carriera.


DISCOGRAFIA


Circa Now (1993) ***


All System Go (1993) **


Hot Charity (1995) **