I Red House Painters sono stati una della band degli anni novanta che più di altre abbia ripreso le istanze cantautorali di autori come
. Le musiche della band americana sono dimesse e prevalentemente acustiche, mancano di qualsiasi contrappunto e si dipanano in lunghe litanìe di umore depresso e angosciato.
Lalbum desordio,
Down Cororful Hill , del 1992, presenta sei lunghi brani acustici, interminabili agonie come
Medicine Bottle e soffusi gioielli acustici come liniziale
24, che sono anche i brani migliori.
Talvolta la band di San Francisco sembra peccare di autolesionismo, come nella marziale
Japanese To English, che potrebbe ricordare una recita di spiriti, quasi il contrappunto ideale per la
title-track, in debito con la new wave anni 80, ma anche si cura fonte dispirazione per tutto il pop dautore seguente (
Radiohead.
Più accessibile per il grande pubblico è
Lord Kill The Pain, non priva di un certo
appeal, mentre la ragionata
Michael conclude lalbum. Pur non affrancandosi dal resto del lavoro, include una certa musicalità, per quanto il vero centro di gravità rimanga la sezione vocale.
DISCOGRAFIA
DOWN COLORFUL HILL (1992) ****