NEU!
recensioni


NEU!


I Neu! hanno realizzato solo tre album, nei quali l’utilizzo estremo dell’elettronica si sposa con un’estetica proto-punk.


Neu!, del 1972, è un album solo strumentale, composto da brani iper-ritmati e, in una certa misura, minimalisti. Tale edificio viene stupendamente compiuto in Hallogallo basato su un utilizzo inusitato delle percussioni, intorno alle quali si stagliano accordi semimpercettibili. Un esperimento non dissimile (ma, probabilmente, superiore) sarà compiuto dai Faust in Krautrock del 1973. Liber Honig è un esercizio di non-canto, mentre Negativland e Weissense sono fra i brani più programmatici che creeranno, per le loro strutture armoniche atipiche, non pochi epigoni. In tal senso, non si esagera definendo Neu! 1 un album influente quanto Velvet Underground And Nico.


Il successivo Neu! 2, del 1973, riprende la falsariga del disco precedente, i brani più interessanti sono Lila Angel e Neuschnee 78.


Neu! 75, appare, in un certo senso, più indulgente. In Hero sembra di sentire i prodromi di certo punk e dei primi Pere Ubu .


La musica dei Neu! è stata associata a quella dei Faust, appartenendo alla codissetta “mano sinistra” della kosmische music, quella che non ricercava eterei panorami universali, ma infernali proscenii, effetto del caos moderno.


Nella musica dei Neu! tutto è caos. Non esiste melodia o armonia, ma soltanto percussione reiterate e disturbi sonori, sovente cacofonici. In questo si differenziano, e risultano vieppiù estremi dei Faust, che al contrario, utilizzavano l’alta entropìa quale circuito vivificante, essendo, i loro brani, sempre contesi fra il classicheggiante e romantico, il caotico infernale (puro rumore), sino alla liberazione col delicato solfeggio di organi di chiesa.


Nei Neu! tutto ciò non avviene, essendo la loro music puramente asservita al moderno (e quindi al caos) ed essendone la descrizione, oltre che l’effetto precipuo. In tal senso, pur nell’autoindulgenza della loro opera, appare più vicina ai rapporti simbiotici che caratterizzavano la musica dei primi Kraftwerk, dei quali, del resto, erano transfughi.


I Neu! Saranno, peraltro fonte d’ispirazione per la new wave e l’industrial music, ma i complessi di questi altri due generi tenderanno a rendere sin troppo contingenti le trovate dei tedeschi riducendoli a meri effetti di fabbrica, ben lontani dall’essere effetto essenziale del moderno inteso come caos allo stato puro.


DISCOGRAFIA CONSIGLIATA


Neu! (1972) ****


Neu! 2 (1974) *** ½


Neu! 1975 (1975) *** ½



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