BRIAN ENO
recensioni


BRIAN ENO


Dei Roxy Music , Brian Eno ha rappresentato la componente più sperimentale, che trovava la sua connotazione principale nella musica elettronica e nel suono dei sintetizzatori. Da solista, il suo nome resterà legato a quello dell’ambient music, della quale viene, forse impropriamente, considerato l’inventore.


Da produttore e da talent-scout, sarà capace di portare all’affermazione gruppi come i Devo , i Talking Heads e, in seguito, gli U2.


Studente d’arte, apporta le sue declinazioni professionali alla composizione musicale, predicando una sorta di “pittura dei suoni”, che diventerà la sua cifra stilistica.


Agli inizi degli anni ’70 la musica britannica è dominata, da una parte dal progressive-rock barocco, pomposo e sovente patetico, ricco di compiacimenti classicheggianti e orchestrazioni da conservatorio, che trova la sua identità in complessi come i Genesis , gli Yes e i King Crimson , dall’altra dal glam-rock di David Bowie e dei T.Rex, ambiguo e delirante, anello di congiunzione con il futuro punk.


In questo quadro si situa la musica dei Roxy Music, che, contesi fra l’edonismo di Ferry e il senso pratico di Eno, si rivelano come l’unico complesso britannico capace di fondere questi due stilemi musicali.


Nei primi due dischi dei Roxy Music questo edificio viene stupendamente compiuto, realizzando lunghe suite estetizzanti, ma, ad un tempo, accessibili per il grande pubblico, senza indulgere in facili medolismi o in complicate alchimie.


Transfuga dai Roxy Music, abbandonati al loro destino di patetico gruppo di pop edonista stucchevole, Brian Eno si scaglia con impeto in una carriera da solista, con l’idea di realizzare un nuovo ordine musicale.


In verità, i suoi primi lavori non sembrano discostarsi troppo dagli stilemi musicali dei Roxy Music. Basti ascoltare Here Come The Warm Jets, del 1973, e la hit Baby's On Fire, che sembra un indubbio anello di congiunzione fra il glam e il punk-rock, citando il miglior Bowie. In effetti, almeno agli inizi, la musica di Eno ha ben poco di elitario.


Le idee di Eno si perfezioneranno nei successivi Taking Tiger Mountain By Strategy e Another Green World, anche se l’idea di una musica ambientale prende pienamente forma con Discreet Music.


In Taking Tiger Mountain By Strategy spicca il coro di fantasmi della title-track (For Your Pleasure riveduto e corretto), l’inecceppibile rilettura del glam di Great pretender, la stralunata vaudeville di Back In Judy’s Jungle. Più convenzionali, Fat Lady Of limbourg, China My China (schizofrenica e con notevoli cambi di tempo) pgano il fio di una musicalità ancora troppo ancorata a quella dei Roxy Music.


Il capolavoro del primo periodo di Brian Eno è così Another Green World. Si va dalla pura teoria musicale di The Big Ship, all’incubo metallurgico di In Dark trees. Se Another Green World anticipa l’ambient, St. Elmo’s Fire riprende i temi vaudeville degli esordi, così come Everything Merges With The Night e Golden Hours si rivelano come ballad sofferte e raffinate.


Before And After Science, del 1977, si situa temporalmente fra le prime fanfare e l’ambient e soffre così di una certa ambiguità. In brani come By This River ein Here She Comers si combattono schizofrenia e suggestione, melodie raffinate e tendenze sperimentali.


Come detto, l’idea di una musica ambientale prende pienamente forma con Discreet Music. In tutti questi lavori, Eno si avvale della collaborazione di musicisti del calibro di Fripp e di Wyatt , che, indubbiamente, sono stati i veri padri del genere ambient.


In tal senso, basti ascoltare il brano Moonchilddei King Crimson, del 1969. Il lungo finale minimalista, che richiama ad una quiete stagnante e ambigua è puramente ambient, sebbene debba essere inteso in un significato diverso da quello di Eno.


L’idea di base di Eno, nell’album Music For Airports e nel coevo Music For Films, del 1978, giunse durante un’attesa presso un aeroporto tedesco, durante la quale fiorì l’idea di un “dipinto di suoni”, una musica ideale per l’ambiente-aereoporto. L’idea dei King Crimson – e, in seguito dei Kraftwerk , in Morgenspaziergang – era quella di una musica ambientale-stagnante, in senso lato anticipatrice della new age. In effetti vi sono più consonanze che dissonanze, e la minima entropìa appare essere una costante in entrambe le esecuzioni.


Wyatt, da par suo, ha sovente suonato nei dischi di Eno, contribuendo non poco alle composizioni celebrali e deliranti del “non musicista”. Geniale compositore di musica elettronica, non poco imparentata col free-jazz e col dadaismo, il suo Rock Bottom può essere, a ragione, definito un antesignano del genere, forte di un intimismo elettronico, che risulta essere presente in tutto il disco (Sea Song, Alifib).


In realtà, dunque, parlare di Eno come del creatore dell’ambient-music significa travisare i fatti, senza la collaborazione dei due musicisti menzionati, l’apporto di Eno sarebbe stato inferiore – quantunque pregevole –e non si sarebbe discostato più di tanto dalla produzione dei Roxy Music.


Produttore impeccabile, comunque. A lui va parte del merito per dischi come Are We Not Men dei Devo e Fear Of Music e Remain In Light dei Talking Heads, in cui, fondendo il gelido genio calcolato di Eno con il candore etnico, che si compendiava meravigliosamente nei ritmi martellenti e nei cut-ups, di Byrne, nonché con il plastico edonismo alla rovescia del timbro stilistico dei Devo, ha realizzato alcuni capolavori della new wave.


DISCOGRAFIA CONSIGLIATA


Here Come The Warm Jets (1973) ***


Taking Tiger Mountain By Strategy (1974) ****


Another Green World (1975) ****


Before And After Science (1977) ***


Music For Films (1978) *** ½


Music For Airports (1978) ****



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