recensioni


BOOKS


I Books sono una della band più interessanti del nuovo millennio. Si tratta di una fusione geniale di folk ed elettronica, con gran sprexo di cut-up e voci fuori campo.


Il capolavoro è datato 2003. The Lemon Of Pink è un lavoro pionieristico, che probabilmente farà molti proseliti, un nuovo must degli anni duemila (sino ad ora abbastanza avari di capolavori).


Bonanza è un breve ed intenso alternarsi di voci narranti, echi elettronici, effetti concreti; The Lemon Of Pink. Part 2 potrebbe ricordare i Dirty Three devoluti. La musica cambia continuamente prospettiva, alternando magnificamente aperture melodiche e qualcosa di simile all’ambient.


Tokyo è contesa fra la music-hall pan-etnica, il cut-up più selvaggio e persino le lied sperimentali di Nico; in S Is For Evrysing il cut-up supera ogni limite, l’effettistica è così ai massimi livelli, da trasformare in un reiterato non-sense un unico accordo.


Un certo calo d’ispirazione può essere denunciato in There Is No There, che riutilizza la reiterazione, ma, per così dire, la banalizza e brutalizza. Take Time è fatta di urla sgolate, quasi esotiche; Don't Even Sing About It più marziale, insiste su una partitura ardita, mentre The future, wouldn't that be n alterna geniali aperture e contrappunti delicati. A True Story è uno strumentale atipico, That Right Ain't Shit una bolgia e una riflessione accorata ad un tempo. Su tuttle fa capolino The Lemon Of Pink, fra effetti elettronici, cacofonie, voci declamanti, violini tremuli.


DISCOGRAFIA


· The Lemon Of Pink (2003) ****